riportato da ilmanifesto.info
Vivere nell’economia della promessa e del lavoro gratuito. Storia di Andrea Marcolongo, laureata in greco, allieva della scuola Holden di Alessandro Baricco a Torino, blogger de «Gli stati generali», ghost writer e autrice del discorso sulla «generazione Telemaco» pronunciato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi all’apertura del semestre italiano alla guida dell’Unione Europea. Sembra essere lei l’autrice delle espressioni idiosincratiche che hanno reso celebre la favella del presidente del Consiglio.
Tutto via Whatsapp. «Si va a Ballarò, Hai idee?» le chiedeva Renzi. «Ad un certo punto mi sentivo come Siri dell’IPhone» ha confessato Marcolongo a Panorama. Sono essere nate così le espressioni «uccellacci del malaugurio», il derby tra la rabbia e la speranza, le citazioni di Frost e Disney. Il libro di Murakami sull’arte di correre abbandonato distrattamente sui banchi del governo alla Camera. Dopo più di un anno di lavoro, ha lasciato l’incarico: «Non sono mai stata pagata, a parte una mensilità» ha spiegato Andrea. «Eravamo tutti così — continua riferendosi ai collaboratori di Palazzo Chigi — Viaggi a Roma e lavori mai pagati, so di persone che si sono indebitate e sono andate dallo psicologo perché distrutti dalle promesse».
Ad ogni richiesta di pagamento, i responsabili le avrebbero risposto come rispondono tutti quelli che hanno dei crediti con i precari o i freelance: «La prossima settimana si risolve tutto, dai che è fatta, manca solo un foglio». Nel frattempo, dallo staff del premier giungeva questa indicazione: «Se ti chiedono chi sei, tu rispondi che sei la segretaria». «Mi era impossibile continuare». La paga c’entra fino a un certo punto, visto che «non è facile per una donna, e non aggiungo altro».
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http://articoliliberi.com/2015/04/03/cosi-presidente-del-consiglio-matteo-renzi-rappresenta-degnamente-popolo-di-precari/
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