Hollande fa cadere il segreto di stato sull’uccisione di 800 mila ruandesi. Chi aiutò il massacro?
Nella settimana in cui cade il ventunesimo anniversario del genocidio del Ruanda, il Presidente della Repubblica francese François Hollande ha deciso di declassificare le informazioni relative al coinvolgimento francese della tragedia africana. Secondo fonti francesi, il segretario generale Jean Pierre Jouyet, ha firmato l’atto e tutte le informazioni sul Ruanda dal 1990 al 1995 sono ora disponibili negli archivi di stato francesi.
Il ruolo di Francia e Belgio
La Francia e il Belgio sono ritenuti tra i principali responsabili ideologici della mattanza dei Tutsi. Si calcola che dal 6 aprile del 1994 e per cento giorni furono uccisi più di 800 mila persone tra i Tutsi e dei giovani Hutu.
Il salvataggio degli europei: l’operazione turquoise
Il 22 giugno Francia e Belgio e Gran Bretagna con L’operazione, chiamata turquoise, decisero di intervenire in Ruanda, ma si pensa solo per riportare a casa i propri concittadini e i membri dell’Onu. In quel frangente tutta l’Europa si girò dall’altra parte. Molti dei documenti francesi su cui è caduto il segreto di stato, aiuteranno a far capire se in tutta questa triste pagine di storia africana ci sia il sostegno di Parigi e degli altri paesi interessati.